XV Legislatura − Tornata del 7 marzo 1883
che fosse possibile! maestri ciascuno in una medesima località, in una medesima borgata, e quasi a dovervisi ciascuno naturalizzare, all'incontro la
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Disse a questo proposito l'onorevole Bonghi: in questo mutamento che succede? Ai maestri antichi, vecchi e buoni, si vengono surrogando maestri
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D'onde nasce che vi siano maestri in tanta abbondanza, il cui merito non corrisponde del tutto alla loro missione? Questi maestri non hanno forse
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Ed è appunto qui dove tutti gli oratori che hanno parlato nella discussione generale e che intrattennero la Camera dell'argomento dei maestri e dello
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insegnanti, non fidandosi delle patenti rilasciate dalle scuole normali, e non concedendo ad esse alcun valore, promettono bensì ai loro maestri ed alle
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maestri non è incominciata ora, ma fin dal 1880 apparve nei Consigli del Governo e negli atti parlamentari.
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Gli stipendi erano allora, nel 1876, così diminuiti e dicesi al disotto del minimo perchè il numero dei maestri era cresciuto a dismisura. Quando il
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La quale disposizione mirava appunto a fare sì che cotali comuni, e cioè quelli appunto che avevano ridotto il minimo degli stipendi dei maestri e
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delle finanze si possa fin d'ora provvedere ad un discreto miglioramento delle condizioni dei maestri e delle scuole primarie.
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rimedi che secondo me si possono adottare allo scopo di rendere in qualche modo migliore la condizione dei maestri e lo stato dell'istruzione
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alcune, per esempio, si mirava piuttosto a crescere il minimo degli stipendi dei maestri rurali, come nel progetto dello Scialoia; in altri, come nelle
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umiliante per i maestri e pressoché oltraggioso. Voi li trattate come mendicanti. E non sarebbe conveniente, non sarebbe giusto, e d'altra parte non
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di finirla, e perchè dopo quello che la Camera sa delle condizioni dei maestri elementari e che tutto il paese conosce, dopo i rimpianti eloquenti
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spargervi sopra quattro lagrimuzze, farvi sopra quattro piagnistei, e poi ai maestri, i quali d'anno in anno aspettano la discussione del bilancio
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e preciso il miglioramento della condizione dei maestri elementari, e fu proposto, sotto forma generica in questo capitolo generico, per lasciare
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i miei maestri affamati!
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In verità, a queste cose ripensando, e ripensando ai soliti pietosi nobilissimi gemiti di parole che i maestri ogni anno ascoltano col solito pietoso
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maestri comunali noi non abbiamo purtroppo più il diritto di essere creduti.
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, ma ad un patto: vivere e lasciar vivere. Non manchi alle Eccellenze reverende neppur un piatto della loro cucina, ma ad un patto: che i maestri non
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L'onorevole, ministro ha ricordato che la media attuale degli stipendi ai maestri elementari è di lire 800. Ma noi tutti sappiamo che questa media di
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«I maestri elementari, disse il ministro, non si contentano più delle parole, essi vogliono fatti. Sappiano dunque i maestri elementari che si è
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tratta semplicemente eli persuadere questi poveri maestri, che finalmente questa volta sarà stata l'ultima burla, che non ve ne saranno più; che il
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Parecchi di questi casi noi ricordiamo! E a quanti di noi non è capitato di vedere poveri maestri, nella lor miseria estrema, implorare dal Ministero
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dovesse finalmente finire. Ci fu un momento nel marzo, che l'onorevole ministro venne interrogato sulle condizioni dei maestri elementari, ed egli
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E noi andremo, noi avremo il coraggio di andare a dir tutto questo ai maestri? Ebbene, in verità io vi dico che noi più non possiamo presentarci ad
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Facciamo il conto. Sono 45 mila maestri, le cui condizioni è ammesso in generale ossei e infelici. Ma se intorno a questa infelicità si leva tanto
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far passare quest'aumento come un equivalente della legge che verrà, se si trattasse di ripartire quest'aumento, fra tutti i 45,000 maestri delle
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maggior numero almeno, che i maestri si trovano veramente alle prese coll'ultima miseria. Aggiungiamone, dei comuni superiori a 1000 abitanti, altri due o
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In attesa del dì della giustizia, pensiamo a quelli che muoiono di fame; in attesa della giustizia, facciamo ai maestri la carità.
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Un oratore, non ricordo bone chi fosse, diceva a questo proposito questa grande verità: che le miserie dei maestri si riflettono nei principi che
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quale tratta anch'esso dei sussidi per miglioramenti della condizione dei maestri elementari.
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Voi vi rivolgete al patriottismo dei maestri: e sta bene, ma perchè uno sia patriota, bisogna anzitutto che sia un uomo vivo: se mi sopprimete gli
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E quali principi volete che insegnino maestri, i quali hanno veduto passarsi davanti Ministeri d'ogni partito, e ministri succedere a ministri e
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i benefici di una legge generale che renda migliori lo condizioni dei maestri elementari.
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favore dei maestri elementari, ed ho più volte detto, come in questa Camera è stato ripetuto anche in questi ultimi giorni, che la questione del
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Laonde io erodo che debbasi chiedere all'onorevole ministro di abbandonare il suo concetto, che, cioè, non si debba far nulla pei maestri elementari
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presidente del Consiglio si ricorda la prima frase di quel periodo? Ricorda che la prima legge ch'egli ha promesso al paese e ai maestri elementari è
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Ma egli ha messo avanti un principio che sarebbe assai dannoso per i maestri elementari e per le finanze; il principio, cioè, che il minimo degli
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miglioramento delle condizioni finanziarie dei maestri elementari. Il che sarebbe già grave.
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Nelle condizioni attuali, considerato che i maestri elementari sono quelli, fra gli ufficiali della pubblica istruzione, si badi bene, il cui
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Credo in ogni modo che noi non possiamo ritornare davanti ai maestri elementari con le mani vuote. Io non disprezzo quei miglioramenti morali dei
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epoca troppo lontana qualunque miglioramento, anche parziale, nelle condizioni dei maestri. L'onorevole Cavallotti ha detto che la media degli
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passata relativa al miglioramento finanziario dei maestri elementari.
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d'aver dato i sussidi ai maestri elementari; dall'altra questi strillano e stampano di non averli ricevuti. Questa mattina stessa, da un uomo che ha le
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Minghetti. Che la questione dei maestri elementari sia veramente una dello più giuste; che tale questione si debba sciogliere senza indugio; che le
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Non è nemmeno esatto chi io abbia omesso di ricordare quello che l'onorevole Bonghi ha detto a favore dei maestri; semplicemente, poiché il suo
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Cavallotti. … che mira alla felicità dei maestri, e non alla sventura dei ministri, poiché noi confidiamo molto, per la felicità dei maestri
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Il sentimento nostro mira alla felicità dei maestri, più che alla infelicità del ministro.
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maestri elementari, e passa all'ordine del giorno.»
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nome mi ora sfuggito di bocca una volta, lo tacqui la seconda quando appunto allusi a quel suo discorso di un anno fa relativo ai maestri, citando le
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Accademia della crusca
